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piazza d'arte

una ipotesi di riforma del processo civile

 

nolarte

elezioni forensi 2019 - un addio e post

 

diritto di seguito per le opere di pittura, scultura, fotografia

toghe bianche - 2001

 

una casa d'aste? perchè no
 

 

Tunick per Napoli  

 

aule segrete  

 

amministratore per l'ambiente  

 

costituzione di un fondo di solidarietà per l'adozione a distanza  

 

sportello antiviolenza a cura dell'avvocatura napoletana  

 

spazio/libreria di letteratura contemporanea polifunzionale  

 

 

 

 

 

 

franchini,  l'eroe,   1969

 

 

 

piazza d'arte

 

Lastricare una o più piazze delle periferie degradate o dei borghi della tradizione comunale italiana, di maioliche realizzate dagli Artisti contemporanei: creare "Piazze d'Arte" con disponibilità, senza limiti, alla fruizione sociale.

Nelle periferie degradate, perchè le "diversità"  della emarginazione, confinate nei ghetti, possano appropriarsi  degli  atti concreti di pensiero e forma utili a  partecipare alla comune intellettività.

Nei borghi, per far confluire verso gli stessi interessi turistici, per indotto,  valorizzando le preesistenti strutture architettoniche e urbanistiche, così favorendo,  specie nelle aree del Mezzogiorno, lo sviluppo economico e sociale delle stesse.

Per edificare il  binomio armonia-civiltà.

 

(questa idea, sviluppata in proposta, fu presentata nell'interesse della Città di Napoli e svalutata, finanche nelle qualificate e numerose adesioni, dall'assessore alla cultura dell'epoca, D'Agostino - pubblicata il 16.08.08)

 

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nolarte

 

Portare le opere di pittura, della scultura, della fotografia nei luoghi della produzione e della distribuzione dei beni (fabbriche, supermercati, etc) così coniugando la creatività con il lavoro  e con la quotidianità.

Consentendo, nel contempo, una diffusione cognitiva degli autori, l'esercizio della critica, l'approfondimento dialettico estetico e di conoscenza, quindi di civiltà.

Sostenendo gli autori con attribuzione di  un lucro idoneo al mantenimento personale e allo svolgimento delle attività creative attraverso il nolo delle opere attuato da una Agenzia  a diretta organizzazione e gestione del Ministero per i  Beni e le Attività Culturali.

Incentivando le imprese alla partecipazione ed attuazione del progetto  mediante la totale detassazione dei complessivi costi del noleggio, ivi compresi quelli accessori di trasporto, posizionamento, divulgazione   e assicurativi.

Per indotto si praticherebbe la catalogazione delle opere in affidamento  con il conseguente censimento degli artisti e la veicolazione della creatività nazionale  contemporanea.

 

(inoltrata alla attenzione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del  Ministro dell'Economia e delle  Finanze - pubblicata il 16.08.08)

 

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diritto di seguito per le opere della pittura, della scultura, della fotografia

 

Estensione del "diritto di seguito" alle opere della pittura, della scultura, della fotografia ove esse esposte in manifestazioni con accesso oneroso, ovvero sponsorizzate.

In effetti la LG 633/41 ne prevede la tutela solo limitatamente alle progressive transazioni -sull'incremento del valore, connesso al  possesso privato dell'opera-.

La fruizione pubblica dell'opera   ottenuta  con  una attività organizzativa finalizzata ad un lucro comunque inteso -economico, sociale, culturale, spettacolare-  può  considerarsi, a tutti gli effetti,   quale ripetitività visiva,  analoga alla riproduzione acustica o filmica o telematica.

La species di "esecutore", che distingue nell'applicazione del  diritto di seguito la qualità di "autore", laddove si scinda -nell'opera di pittura, scultura, fotografia- il momento dell'idea creativa e la realizzazione materica dell'opera stessa, pone l'autore nella condizione di "esecutore"  del supporto in cui l'opera si manifesta.

In tale condizione "ideologica" la ripetitività visiva, nell'analogia alla riproduzione acustica e/o filmica, può pervenire a forme di tutela.

Con una adeguata legislazione operata in sede parlamentare, su proposta del  Ministero per i  Beni e le Attività Culturali, con l'affidamento della esazione e ripartizione del diritto di seguito, come qui ipotizzato, a Enti normativamente riconosciuti e già operanti in tale ambito.

 

(inoltrata alla attenzione del  Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del  Ministro dell'Economia  e delle Finanze, del Presidente della SIAE, del Presidente dell'IMAIE  - pubblicata il 16.08.08)

 

nota

Con lettera del 2 settembre il Presidente della SIAE, Avv. Giorgio Assumma, con grande attenzione e sollecitudine -con quella attenzione e sollecitudine che, se praticate da tutte le Istituzioni, condurrebbero l'Italia ad essere un  Paese di usi civili, come da tutti auspicato- ha ritenuto "interessante" la proposta,  rinviando lo studio sul possibile ruolo della SIAE ai competenti Uffici interni.

 

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una casa d'aste? perchè no.

 

E' noto che il giacimento archeologico italiano sia, nella sua complessiva estensione, ancora ignorato e inesplorato.

E' altresì di comune informazione   che tale giacimento venga  devastato da scavi abusivi, furti, occultamenti per incuria, ignoranza, timore di sequestri delle aree.

E' certo che la qualità dei reperti non sia tutta di rilevante interesse storico nazionale e che la abbondanza degli stessi comporti  notevoli problemi di conservazione, se non di stoccaggio, stante la carenza   di luoghi confacenti e idonei  alla complessiva disponibilità di esposizione - fruizione-  pubblica.

Non si può, ancora,  considerare che la  "conservazione"  privata dei reperti  possa assolvere  tre esigenze essenziali: la  prima concernente la "fruizione" immediata e diretta del reperto, sia estetica che filologica; la seconda concernente la gestione conservativa  del reperto stesso oltre la "cinta" del privilegio della  casta culturale accademica; la terza concernente l'incremento  del significante sociale e civile che si verrebbe a perseguire  con la diffusione interpersonale della percezione e discussione storica sulla  provenienza.

Siffatte riflessioni, pure nell'ambito della disciplina  di cui al Codice dei Beni Culturali, possono indurre  ad ipotizzare la  organizzazione e gestione, a diretto controllo del Ministero per i  Beni e le Attività Culturali, di una  Casa d'Aste finalizzata alla alienazione di quei reperti che non presentino le caratteristiche di precipuo ed esclusivo interesse   storico-archeologico nazionale.

Valutando la opportunità -eliminato il concetto di fortuità- di legalizzare le attività oggi abusive -scoraggiando ogni traffico criminale-   mediante l'istituzione di  corsi finalizzati al perseguimento  di una "licenza di scavo"  e connessa concessione, sotto la vigilanza delle Sovrintendenze, nella evenienza di rilevamento di siti o giacimenti archeologici.

La alienazione mediante la Casa d'Aste produrrebbe la certa mappatura della allocazione dei reperti, facoltando, comunque, la diffusione della cultura e della storia del territorio, eliminando il mercato clandestino e i suoi effetti,  producendo introiti da destinarsi all'incremento delle attività  scientifiche e museografiche di ricerca, conservazione, catalogazione, restauro, esposizione e fruizione sociale delle opere di interesse nazionale.

Canalizzare, d'altronde,  la esperienza di "lettura del terreno", degli odierni "tombaroli", in attività legali e controllate non può che giovare alla  esplorazione e individuazione di quei luoghi e siti che altrimenti risulterebbero ignoti e comunque oggetto di scavi indiscriminati  e predatori, con  una devastazione che costituisce il reale impoverimento della lettura  della stratificazione culturale  nazionale.

Alla fine: è noto che nei depositi sono accatastati, inutilizzati e negati alla  funzione divulgativa,  una enorme massa di reperti di modesta qualità artistica che, se resi disponibili alla possibilità di acquisto e possesso dei privati, avrebbero il potere di   suscitare,  per i motivi tutti della tattilità, una passione di civiltà ben superiore alle discoste visioni dei capolavori nelle teche.

 

(inoltrata alla attenzione del  Ministro per i Beni e le Attività Culturali e  del  Ministro dell'Economia e delle  Finanze - pubblicata il 16.08.08)

 

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Tunick per Napoli

 

Il Governo sta manifestando una particolare attenzione verso Napoli, sia attraverso le sedute tenute in Palazzo Reale, sia attraverso la ricorrente presenza del Presidente del Consiglio, in città.

Attenzione che non può non valutarsi se non come prodomo di un auspicabile e più vasto progetto e programma di ri-edificazione sociale ed economica della città.

Una ri-edificazione che però, non può fondarsi su  canoni che non valutino la eterogeneità genetica, fisica, stratificata, della gente di Napoli. Eterogeneità che si manifesta unitaria nell’anticipare, alla logica, la pulsione improvvisa della emotività irrazionale.

Questa necessaria sintesi, di una analisi complessa,  ha la funzione di monito, di suggerimento  sui modi di approccio alla complessiva comunità napoletana; al fine della  auspicata ri-edificazione  morale, sociale, economica.

Così Napoli necessita, allo stato –e come già nel 99-,   non di indicazioni di comportamenti ma di esaltazione nei comportamenti; quale stimolo e poi premessa opportuni ad ogni omogenea mutazione culturale futura.

In ciò trova motivo l’evento eclatante e coinvolgente, esplorativo e testimoniante, proponente e incitante: una installazione di Spencer Tunick.

Indirizzata ad una ricerca, una evidenza: il ruolo delle donne.

Ruolo delle donne -cittadine, pensatrici, lavoratrici; dalla “vele” alle ville- che devono assumere ed accogliere la gestazione di essere partecipi, attive, protagoniste,  del processo di consapevolezza, del processo di maturazione dello stato sociale;   attente ai compiti e agli impegni assunti  delle Istituzioni e insieme vigili  educatrici.

Cittadine, pensatrici, lavoratrici; ma, soprattutto, compagne  di un popolo di rivoluzionari e pensatori --del popolo ribelle delle quattro giornate- e, a volte, tragicamente, indolentemente  rassegnate alla gestualità che degrada.

Cittadine, pensatrici, lavoratrici; per rimuovere ogni distrazione e ri-pensare Napoli,  educare Napoli, inorgoglire Napoli.

Esponendolo, questo orgoglio; testimoniandolo -una ad una e tutte insieme- in un cammino  che sia  impegno  corale e pacifico di ri-cominciare: da un click,  con immagini/simbolo che,  inaugurando una rivoluzione culturale, oscurino le immagini “immorali” dei cumuli dei rifiuti –anche sociali e civili- che sono circolate sui media,  per  tutto il mondo.

Un click di Tunick, il solo capace di riportare l’attenzione internazionale sulla città, sullo scenario mozzafiato dei protagonisti autentici -i cittadini di oggi e del futuro-,  sulle  loro pazienti e vigili educatrici.

L’evento “Tunick per Napoli” –sulla pregressa prospettica ideologica-,  eventualmente contemporaneo alla ipotizzata conclusione del G8 a Napoli,  preordinato e coordinato, nelle acquisizioni fotografiche, con il circuito espositivo internazionale, ri-disegnerebbe qualità e  quantità del flusso turistico ovvero importazione di presenze;  coadiuvando ogni rivalutazione, architettonica e funzionale, delle aree urbane e, in conseguenza, pervenendo alla  modificazione dei contenuti etico/sociali ed economici  della eterogeneità unitaria, emotiva, della città di Napoli; volgendola alla ri-edificazione, pensosa, dopo due secoli,   dell’illuminismo “rivoluzionario” e “giacobino”.

 

(inoltrata alla attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, del  Ministro per i  Beni e le Attività Culturali, del  Ministro dell’Ambiente, del Sottosegretario al Turismo, del  Presidente Regione Campania, del Presidente Consiglio Regionale Campania, del Sindaco di Napoli, del  Presidente della Provincia di Napoli, dell'Assessore al Turismo Regione Campania, dell'Assessore Grandi Eventi Comune di Napoli, del Soprintendente ai Beni Artistici della Campania, di  Spencer Tunick, di Achille Bonito Oliva, di  Francesco Bonami, di  Massimiliano Gioni, di Stefano Zecchi -  pubblicata il 22.08.08)

 

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premio di poesia "aule segrete"

 

linee

Una traccia che segua il percorso delle emozioni segrete.

Capace di intercettare la camera oscura delle esperienze.

Quando la esigenza della circolazione degli atti  blinda,  nella liturgia, la  complessità dell’esistente; sottraendola alla solidarietà,  al soffio creativo di un  verso libero.

Cogliendo, dalla sfera emozionale, la  tradizione dell’Avvocatura.

Rendendole onore, per una nuova testimonianza.

regolamento

Art. 1

Il CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI in collaborazione con la FONDAZIONE FRANCHINI  e con l’ENTE MORALE “BIBLIOTECA ALFREDO DE MARSICO”  operando per la affermazione delle peculiarità creative manifestate dall’Avvocatura -pecularietà  che  esprimono ed esaltano la dedizione alle istituzioni e si finalizzano ad una cultura etica della Giustizia volta anche a infondersi in  connotazioni di solidarietà sociale-  organizza e bandisce il Premio di Poesia   “AULE SEGRETE”.

Art. 2

Il Premio  “AULE SEGRETE” ha ricorrenza annuale, con i termini e modalità di partecipazione, come previsti nel presente regolamento; ovvero come deliberati e  resi noti dalla Presidenza del Premio.

La sede del Premio  “AULE SEGRETE” è presso l’ENTE MORALE “BIBLIOTECA ALFREDO DE MARSICO” in Napoli, Castel Capuano, p.tta De Nicola, 5. 

Art. 3

La partecipazione al Premio è, aperta agli Avvocati e ai Praticanti Avvocato che prestano la loro attività nell’ambito Giurisdizionale su cui incide la competenza del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI.

Il Premio potrà estendersi a livello nazionale e internazionale, con particolare riferimento alla partecipazione dell’Avvocatura dell’area mediterranea- in concerto con i  rispettivi Consigli dell’Ordine territoriali-.

Art. 4

Presidente onorario del Premio è il Presidente del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI, Presidente del Premio è il Presidente della FONDAZIONE FRANCHINI, ovvero suo delegato; Segretario del Premio è il Presidente Delegato dell’ENTE MORALE “BIBLIOTECA ALFREDO DE MARSICO”.

Art. 5

La Presidenza del Premio presiede la Commissione di Selezione di cui nomina i componenti; presiede la Giuria dei lettori; dispone gli allestimenti editoriali ricevendo e sottoscrivendo gli accordi liberatori per la pubblicazione; indica le partecipazioni culturali idonee  allo svolgimento della premiazione; delibera sui tempi della programmazione realizzativa del Premio; ovvero, di concerto  con il CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI, estensioni di partecipazione e/o modificazioni del presente Regolamento; indica le attività dell’Ufficio Stampa. 

Art. 6

La Segreteria del Premio sovrintende  tutte le attività organizzative;  ricerca e conviene eventuali sponsorizzazioni e/o sovvenzioni; sottoscrive, a nome e per conto del Premio, ogni contratto di servizio; gestisce le partite di entrata di erogazioni, sovvenzioni, donazioni e soddisfa le obbligazioni contratte.

Art. 7

La partecipazione al Premio è a titolo gratuito.

Comunque, ai fini di coniugare la creatività con la solidarietà sociale e rendere esplicita quell’etica della Giustizia perseguita dall’Avvocatura, considerata  la possibilità di reddito derivato dalla loro professionalità,  i partecipanti sono onerati dall’esibire, in allegato alla richiesta di partecipazione, il versamento ad un Ente ONLUS, da ciascuno autonomamente prescelto,  di una quota utile ad una adozione a distanza, ovvero al sostegno di iniziative territoriali a favore della infanzia in disagio,  per il periodo di un anno; ne sono esonerati i Praticanti Avvocato.

Art. 8

Il Premio, ad alto rilievo morale e simbolico,  sarà rappresentato da un’opera grafica di franchini  conferita dalla FONDAZIONE FRANCHINI; contenuta in una rilegatura in pelle, a portafoglio, con impresso il logo del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI; oltre i riferimenti alla edizione del premio.

Art. 9

Nei termini previsti dal deliberato della Presidenza del Premio, comunicati in bando, i partecipanti dovranno inviare alla Segreteria del  Premio:

a)  gli elaborati in concorso, senza indicazione dell’autore, in numero di 6 copie cartacee  (gli elaborati non potranno riferire più di 28 poesie di  massimo 25 versi, ivi compreso i titoli;  ovvero componimenti che non superino il complessivo di 750 versi, ivi  compreso i titoli; comunque testi inediti e non presentati a precedenti edizioni del Premio <dovendosi procedere ad edizioni di 28 pagine: nella evenienza che l’autore intendesse far precedere le poesie da prefazione o dedica,  dovrà tenersi presente che gli scritti, per ogni cartella  di 53 battute su 25 righe,  comportano  la diminuzione di una pagina alla edizione dei versi>)

b) 1 CD contente un  file con  i testi in sequenza (in formato word, carattere Times New Roman, corpo 12, spaziatura singola, senza rientri di capoverso)

c) una busta contenente le proprie generalità, titolo, modulo di partecipazione con accettazione delle norme che reggono il Premio nonché liberatoria dei diritti

d) un eventuale scritto (in cartaceo e in word) di prefazione, commento e/o dedica

e)   una foto ad alta definizione utile alla grafica  della copertina della edizione 

f)  l’attestazione di avvenuto versamento di quanto all’art. 7.

Art. 10

La Segreteria del Premio provvederà a contraddistinguere con alfanumerici gli elaborati –in cartaceo-   relazionandoli alle buste contenenti le generalità dell’autore.

Prescelti i testi finalisti le buste saranno aperte e controllati i requisiti di partecipazione quindi assegnate le identificazioni degli autori.

Art. 11

La Commissione di Selezione composta da sei componenti –di cui, di diritto, il Presidente del Premio, il Segretario del Premio, il Presidente della Commissione Cultura del  CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI- deliberando a maggioranza,  con voto di preferenza espresso dal Presidente del Premio a parità di indicazioni, sceglie, tra gli elaborati proposti, i sei che saranno editati e sottoposti alla Giuria dei Lettori.

Art. 12

Gli elaborati prescelti saranno editati dal Premio “AULE SEGRETE” in numero di 5000 esemplari in 32° – o nella maggior quantità secondo quanto si riterrà opportuno – con il criterio di allestimento di collana.

Le edizioni realizzate saranno messe a disposizione, per prelievo gratuito, degli Operatori del Diritto e dei fruitori delle attività giurisdizionali  mediante allocazione in  apposite teche localizzate  negli spazi accessibili del Palazzo di Giustizia.

Tutte le composizioni poetiche saranno editate in multimediale sul sito web del Premio.

Art. 13

Alla  Giuria dei Lettori –composta da 200 Avvocati e Praticanti Avvocato- individuati per cronologia di presentazione della richiesta a farne parte- verranno inoltrati

a) le sei edizioni in concorso

b) una scheda di votazione.

Art. 14

La votazione avverrà nel giorno previsto dal bando, non prima di tre mesi dall’inoltro delle pubblicazioni, in un luogo  che consenta l’armonia culturale e conviviale degli elettori, con modalità di partecipazione stabilite dalla Segreteria del Premio.

Risulterà vincitrice  del Premio “AULE SEGRETE” la raccolta di poesie che perseguirà il maggior numero di consensi.

Il Premio sarà consegnato dal Presidente del  CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI, pure Presidente Onorario del Premio stesso.

Sarà  data lettura  dei versi della raccolta vincitrice.

Art.15

L’Ufficio Stampa del Premio provvederà a tutti quegli adempimenti utili a diffondere via televisiva, radiofonica, multimediale le varie fasi del Premio; curerà la pubblicazione del sito  web, intrattenendo ogni relazione informativa con i visitatori dello stesso.

 

(inoltrata al Consiglio dell'Ordine Forense di Napoli)

 

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amministratore per l'ambiente

 

finalità

Promozione ed attuazione di una partecipazione corale al piano di raccolta differenziata in qualsiasi ipotesi di organizzazione di raccolta e smaltimento dei rifiuti -con e senza termovalorizzatore-, comunque con  riciclo industriale dei compatibili.

ipotesi

Costituzione di una figura –per condomini e/o ditte- di responsabile alla raccolta definibile “Amministratore per l’ambiente”:

a)    con designazione dell’assemblea condominiale  o del titolare della impresa (intendendosi come “impresa” anche attività professionali individuali) 

b)    con obbligo di tale designazione e con notifica della stessa al competente Assessorato

c)   con annotazione della designazione in apposito “Libro degli Amministratori per l’ambiente” curato dall’Assessorato competente

d)  con facoltà di accumulo di designazioni (funzionale, anche, alla circoscrizione di zone o pluralità di  ambienti)  

e)    con compenso per contratto d’opera liberamente stipulato dalle parti

f)  con qualificazione giuridica equiparata agli ausiliari della Polizia Municipale.

g)    con funzioni:

g.1- di curare, disciplinando e organizzando, in coordinamento con la organizzazione di raccolta, gli  adempimenti di differenziazione dei rifiuti e di consegna degli stessi

g.2- di curare, disciplinando e organizzando, in coordinamento con la organizzazione di raccolta, gli adempimenti di consegna dei rifiuti con caratteristiche altamente inquinanti (materiale di risulta, sostanze chimiche, farmacologiche, oleose, componenti elettronici, voluminosi,  etc) ricevendo dal vettore di  trasferimento una scheda che definisca la tracciabilità di smaltimento degli stessi (con trasmissione di copia di questa al competete Assessorato ed al gestore dello smaltimento) .

h) con facoltà di proporre in sede assembleare condominiale sanzioni nei confronti dei condomini che si sottraggono alla disciplina prevista per la raccolta differenziata 

i) con obbligo di segnalare al competente Assessorato inadempimenti della organizzazione di raccolta (per le sanzioni contrattuali eventualmente convenute).

incentivi per l'utenza 

Rapportata in  aliquota percentuale ai costi di gestione standard -come desunti in medio termine- la somma del ricavo complessivo ottenuto dalla vendita dei materiali riciclabili e  il risparmio sui costi di discarica o di termovalorizzatore, ricavatone il singolo valore per quantità e tipologia di utenza, applicare una riduzione sulla tassa di smaltimento pari alla percentuale elaborata.

Una aliquota della percentuale in detrazione potrebbe essere destinata ad una costituenda “Fondazione per l’Ambiente” avente con finalità la riqualificazione ambientale. 

 

(presentata  al Consiglio dell'Ordine Forense di Napoli in data 13 giugno 2010)

 

 

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petizione - costituzione di un fondo di solidarietà dell'avvocatura per l'adozione a distanza

 

Quali operatori di diritto abbiamo l’onere di vivere quotidianamente, viviamo quotidianamente, la richiesta di attuazione della tutela dei diritti inviolabili e dei principi di dignità della persona.

Credo che questa richiesta provenga da ogni essere umano di ogni terra e,  credo,  che occorra una solidarietà non solo immaginata e lasciata ad un futuro che verrà,  ma percepita in ogni azione quotidiana, narrata, sviluppata e resa possibile in progetti reali.

Propongo che il Consiglio dell’Ordine di Napoli provveda alla costituzione di un Fondo di Solidarietà finalizzato all’adozione a distanza di bambine dei paesi del terzo mondo al fine di fomentare, promuovere e alimentare la consapevolezza  al femminile,  in un più ampio sviluppo socio/economico.

Destinando a tale fondo 4 euro da detrarsi dalle quote di iscrizione annuali all’Albo, ovvero per proventi da attività culturali all’uopo promosse, ovvero per libera erogazione degli iscritti.

  

(con adesioni, presentata al Consiglio dell'Ordine Forense di Napoli in data 31 ottobre 2013)

 

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petizione - apertura di uno sportello antiviolenza a cura dell'avvocatura napoletana

 

Si sono  esasperati, negli ultimi tempi,  fenomeni di abuso e di violenza  verso le donne.

Si può ritenere che l’Avvocatura, nella sua missione sociale, (Avvocatura in progress) debba proporsi e occupare  spazi morali di solidarietà affiancati dalla precipua attività nell’ambito del diritto, in specie della dignità e della tutela della persona.

Vorrà  il Consiglio dell’Ordine di Napoli, in raccordo con la Procura di Napoli - e con gli Organismi preposti alla organizzazione logistica del Tribunale di Napoli – ed anche in coordinamento e collaborazione con le  cattedre di Psicologia Forense,  di Criminologia e di Sociologia  della Università Federiciana   provvedere alla costituzione di uno Sportello Antiviolenza  dell’Avvocatura Napoletana  - inserito nel contesto delle strutture di assistenza  predisposte dalle Istituzioni,  in ambito territoriale.

Sportello, organizzato con un turnover di iscritti alla Classe e degli altri Ordini, all’uopo disponibili, con una attività di volontariato - prestata a titolo gratuito -  nelle fasi di assistenza e consulenza.

Le attività di assistenza e consulenza perverrebbero all’accompagnamento dei soggetti richiedenti nelle fasi di supporto psicologico , prima, e tecnico-giuridiche,  poi;  aiutando i predetti soggetti a orientarsi e sottrarsi al clima di abbandono, di solitudine e di incertezza di comportamenti che condizionano  e aggravano  le personali situazioni esponendoli  ad insistenti forme persecutorie; finanche  ad epiloghi  tragici.

Emerge in evidenza, la possibilità  di esperienze di attività lavorative per le giovani leve dell’Avvocatura  in uno con le possibilità di: a) provvedere a studi statistici, b) elaborare testi  di documentazione delle vicende narrate  (entrambi in forma anonima).

Si rinvia ai Bilanci del Consiglio dell’Ordine di Napoli per i preventivi di spese di allocazione e allestimento umano/strumentale dello Sportello, con  previsione di riversamento, alle attività dello stesso, di proventi da attività culturali all’uopo promosse, ovvero per erogazione di fondi pubblici.

 

(con adesioni, presentata al Consiglio dell'Ordine Forense di Napoli il 2 dicembre  2013; con lettera dell'11 dicembre  2013 , S.E. il Presidente del Tribunale di Napoli, Dott. Carlo Alemi,  comunicava : “ Illustre avvocato, non posso che aderire senza riserve all'iniziativa da Lei   adottata ... ”

 

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petizione - per l'apertura di uno spazio/libreria  di letteratura contemporanea e polifunzionale dell'avvocatura intitolato a Francesco Landolfo

 

Perché la cultura non è una celebrazione.

Perché la conoscenza non è una commemorazione.

Perché la sperimentazione è dei curiosi intelletti.

Perché il granaio è di coloro che sanno senza sapere.

Perché la creatività è spontanea.

Perché la comunicazione è senza programmazione.

Su queste linee di ideologia culturale (che condensano i fermenti di libertà insiti nel  Foro – anche nella sua accezione arcaica – e, quindi, la pulsione di indirizzo sociale -non solo giudiziario e giuridico-  cui è storicamente deputato)   si evidenza la opportunità e necessità di fornire l’Avvocatura, a cura del Consiglio dell’Ordine di Napoli,  di uno spazio/libreria di letteratura contemporanea e polifunzionale, di cui possano fruire non soltanto gli operatori del diritto, ma, anche, tutti gli interpreti della vita quotidiana del Foro.Creando un territorio di riflessione civile, oltre la soggettiva ricomposizione emozionale nel contesto temporale della attività forense;  rimuovendo ogni causa  statica  che la impedisce.Per la realizzazione di quanto sopra  si pone, all’attenzione del Consiglio dell’Ordine di Napoli, nella persona dell’Ill.mo Presidente Francesco Caia,  la  costituzione di una Associazione ONLUS di cui Presidente di diritto il Presidente del Consiglio del’Ordine e a cui partecipino, sempre  di diritto - quali eligendi ed elettori di un Comitato di Gestione -,    tutti gli iscritti all’Ordine; con la partecipazione;  quali  Iscritti Onorari,  dei Magistrati operanti presso la Corte di Appello di Napoli. Conferendo alla costituenda Associazione, la gestione – con amministrazione autonoma - e l’organizzazione dello  spazio/libreria  polifunzionale da dedicarsi  a FRANCESCO LANDOLFO, di cui non si dimentica  - e non si potrà dimenticare -  lo straordinario impegno profuso per la tutela della dignità di Foro della Classe, non soltanto Napoletana. Sostenendo la attività e la gestione della predetta Associazione stessa con  un contributo annuo  desumibile e disponibile (eventualmente reperendo le risorse  da  tagli verticali alle spese di gestione ordinaria estraordinaria, – escluse le forme di assistenza alla Classe -) dal  Bilancio di esercizio del COA;  comunque assumendone tutti gli oneri di spesa per la strutturazione logistica,  tecnica e di prima organizzazione.Indirizzandone le finalità ed attività operative a: 1- allestimento di una biblioteca, cartacea e multimediale,  di letteratura contemporanea,  nonché di saggistica e documentaristica,  –anche con prestito esterno; per i soli Iscritti, anche Onorari-;  2- posti di ascolto di musica e recitazione, tramite strumentazione multimediale;  3- visione multimediale di filmati di rappresentazioni  teatrali, di danza, di antropologia culturale in genere;   4- esibizioni di teatro da salotto (per recitazione amatoriale degli Iscritti o per Attori  professionisti);  5- esecuzione  di musica da camera, per solista;    6- esposizioni di opere  pittoriche in “pezzo unico” (degli Iscritti e di Maestri contemporanei);  7- allestimento di premi letterari per gli iscritti (la proposta, strutturata,  per il premio di poesia “Aule Segrete”   fu da me presentata l’ 8 novembre 2010);  8- conversazioni a tema libero; 9- ogni altra attività di creatività. Con compilazione del calendario, delle attività e/o degli interventi,   all’impronta e con prenotazione autodeterminata. Preventivando l’accesso ai servizi di uso delle strutture  dietro corrispettivo e, comunque,  facoltandone  tutti i frequentatori del ForoFruendo per tutte le attività esterne ed interne (quali, tra le varie,: acquisizione di fondi librari e/o multimediali e/o filmici e/o audiovisivi e/o incremento tecnico/logistico/strumentale) anche di erogazioni private e/o pubbliche, ovvero di sovvenzioni per progetti europei, ovvero sponsorizzazioni. Valga, ancora, per gli scopi dell’Associazione ONLUS, la evenienza che essa promuova e inglobi entro la superficie dello spazio/libreria – sostenendone  le spese di organizzazione  e gestione–  la articolazione: A-di un “nido per l’infanzia”,  a disposizione delle madri,  lavoratrici a qualunque titolo nell’ambito del Tribunale di Napoli e,  finanche,  delle visitatrici temporanee (testimoni, imputate, parti); B- dello “sportello antiviolenza”  – la cui attuazione già sollecitata  con la pregressa petizione del 2 dicembre 2013- ; C- di tutte quelle ulteriori attività proponibili nell’ambito del Foro ed a fruizione della cittadinanza.

 

(presentata al Consiglio dell'Ordine Forense di Napoli il 17 febbraio  2014 - 500 firme di adesione e sottoscrizione)

 

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una ipotesi di riforma del processo civile

 

Una ipotesi di riforma del processo civile che, nella essenza, esprime la necessità della sua una velocizzazione; bilanciandosi tra l’attualità giudiziaria e la  tendenza ad una evoluzione dei modi processuali percorribili; per individuarne e indirizzarne le linee di principio.

 

In sintesi:

 

Fasi del processo

 

Accesso al giudizio

1) Richiesta ed acquisizione del numero di rubricazione (con eliminazione del deposito cartaceo) –nota 1-

 

2) Fase preliminare di introduzione del giudizio

2.a) Presentazione per l’ammissione al contenzioso, per via telematica –così come le notificazioni successive- (l’atto deve contenere il numero di rubrica, il fatto, il diritto invocato, le difese spiegate, le attività svolte -ivi comprese le eventuali interlocutorie intercorse - l’elenco testi con capitoli di interrogatorio e/o giuramento deferito nota 2-, nonché eventuali ATP esperiti –nota 3- )

2.b) Il Giudice valuta,  entro 10 giorni, la validità di introduzione del giudizio (avendo cura di verificare, oltre la correttezza formale degli adempimenti, l’attinenza tra il chiesto e il diritto posto a sostegno della domanda;  nonché tutte le attività istruttorie argomentate e richieste  nell’ atto introduttivo

2.c) Accertata  la validità di introduzione del giudizio, il Giudice assegna, con criterio a sorte, la causa al Collegio, con termini non inferiori a 40 gg e non superiori a 60 gg

2.d) Qualora il giudice dichiari la non accessibilità al contenzioso (per difetto di presupposti  in diritto)  l’istante  ha facoltà di presentare reclamo, entro 10 gg,  ad altro Giudice il quale, con ordinanza motivata, in caso di accoglimento del reclamo, fisserà i termini di chiamata in giudizio; il respingimento del reclamo è impugnabile solo per Cassazione

 

3) Giudizio

3.a) Il giudizio si svolge innanzi al Collegio, questo formato da 6 membri di cui 3 Giudici togati (tra questi il Presidente con voto dirimente) e 3 Giudici non togati,  designati tra gli iscritti all’Ordine del Consiglio Territoriale degli Avvocati nota 4-

3.b) Il giudizio si svolge in tre udienze a calendario continuo, tutte orali

*Durante la 1^ udienza i difensori delle parti presentano la causa, espongono le ragioni contrapposte, indicano ed illustrano le prove documentali portate a sostegno

Il Collegio, ove ritenuto opportuno,  emette ordinanza di audizione di una o più associazione/i  di categoria o sindacale tra quelle iscritte in un elenco curato dal Tribunale, su istanza delle stesse – nota 5-

Il Collegio esamina eventuali richieste di chiamate in causa e/o interventi volontari,  con termine ulteriore di 30 gg, in prosieguo della 1^ udienza

 

*Durante la 2^ udienza vengono  escussi i testi,  ovvero prestati i giuramenti deferiti, ovvero si procede alle audizioni (tale udienza può essere rinviata di uno o più giorni continuativi fino al completo  espletamento dei testi da escutere)

 

*Durante la 3^ udienza le parti svolgono oralmente le proprie difese conclusive

 

3.c) Al termine dell’udienza il Collegio si riunisce e pronuncia la sentenza,  con riserva di motivazioni nei 30 giorni

3.d) Le sentenze sono esecutive e possono essere impugnate soltanto per Cassazione, per violazione o disapplicazione di norme vigenti; alla impugnazione per Cassazione segue la sospensione della esecutività

3.e) il Collegio si avvale dell’ausilio di stenotipia per la trascrizione  integrale, in verbale, delle dichiarazioni delle difese, delle parti, dei testi e delle audizioni.

 

NOTE

Preliminarmente,  i fondi per le risorse umane e beni strumentali, previsti dalla ipotesi potrebbero, essere reperiti con l’incremento della quota del “Fondo Giustizia” destinata al Ministero,  ovvero con i proventi derivati dallo smobilizzo degli immobili gestiti dalla “Agenzia Nazionale per la amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”.

 

NOTA 1: Il numero di assegnazione immediato consentirà di effettuare tutte le operazioni di notifica telematica attuando il PCT; quindi, sottraendo le parti alle incombenze  di duplicazione del cartaceo, ovvero di verifica della  assegnazione presso le cancellerie; così abbattendo i tempi di lavoro.

NOTA 2: Il rifiuto di prestare il giuramento varrà come ammissione, in positivo, dei fatti controversi.

NOTA 3: Il  convenuto deve esprimersi circa la acquisizione documentale al processo o sui motivi di dissenso (il Collegio si dovrà pronunciare sulla ammissione o sul diniego motivandone le ragioni). 

NOTA 4: All’albo speciale, presso il Consiglio dell’ordine territoriale, verranno iscritti gli Avvocati, che ne facciano richiesta, con almeno 15 anni di iscrizione in albo ordinario.

L’iscrizione comporterà il divieto  a patrocinare cause, nello stesso  distretto della Corte di Appello, per un periodo di due anni dalla data di designazione di partecipazione al Collegio (il numero dei Collegi, determinato dalla Presidenza del Tribunale, tenuto conto delle necessità  del ruolo).

La designazione alla partecipazione al Collegio avverrà per sorteggio, relativamente all’organico richiesto dalla Presidenza del Tribunale.

La durata di partecipazione alla costituzione del Collegio è di due anni con divieto di superare le tre partecipazioni.

Si deve osservare che la fruizione/destinazione al Collegio di Avvocati con oltre 15 anni di attività di Foro consentirebbe spazi di operatività, di lavoro alle nuove generazioni dell’Avvocatura. 

NOTA 5: Il Collegio potrà ordinare l’audizione di una o più associazione/i di categoria e/o organizzazioni sindacali rappresentative e/o di rilievo sociale  presenti sul territorio nazionale.

Audizione finalizzata ad illustrare, nella materia in discussione, gli interessi  meritevoli di essere socialmente accertati;  valutando le norme e  i principi etici, la domanda sociale, sottostanti alle richieste; fornendo, precisando e documentando studi elaborati nel settore  e sentenze intervenute nell’ambito europeo relative alle situazioni di carattere superindividuale poste in essere sia dai privati,  sia da enti pubblici.

Le spese dell’audizione, saranno determinate dal Tribunale, valutandole forfettariamente (in ordine alla ammissibilità e  quantificazione dei danni punitivi da liquidarsi a  favore della associazione  audita; opportunamente  valutandone  la ulteriore potestà nel diritto   positivo vigente  alla luce delle possibili modificazioni normative,  da valutarsi  in ragione  della sentenza della  Corte di Cassazione -Sez. Un. Civile, n. 16601 del 5/7/2017- ).

 

(presentata, via mail  pec,  in data 3 luglio 2018 al Ministro della Giustizia, nonchè ai componenti delle Commissioni Giustizia del Senato e della Camera)

 

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TOGHE BIANCHE

da L’Avanti del 23 gennaio 2001

 

Tra toghe rosse e toghe nere spuntano le "toghe bianche" di Carmela

 

Toghe bianche: per individuare gli studenti in giurisprudenza che nel progetto della associazione tra avvocati e società civile "carmela for president" - di cui si può leggere al sito http://carmelaforpresident.supereva.it - vengono "adottati" da un avvocato per partecipare allo svolgimento di tutti gli atti relativi ad un determinato procedimento.

Con questo progetto -uno dei progetti di "carmela for president" , presieduta dall'avv.to Carmela Panariello, candidata alle prossime elezioni del consiglio dell'Ordine di Napoli- l'associazione si è prefissa di eliminare il diaframma che persiste tra attività di studio universitario e attività professionale, aiutando i giovani a prendere consapevolezza della funzione e del ruolo della magistratura e della avvocatura, a "respirare" gli umori delle aule di giustizia.

Una iniziativa ed un progetto che dovrebbe far riflettere gli operatori di diritto, a volte seriosi o rissosi, sulla necessità di comportamenti consoni ai propri ruoli e sull''affidamento che a quei ruoli ne fanno non solo i cittadini ma soprattutto i giovani destinati a ricoprirli.

Rifuggendo ogni logica di opportunismo e oscurantismo politico "carmela for president" persegue con "toghe bianche" la strada della dialettica culturale nell'ambito professionale forense, dello sviluppo della norma per le esigenze che la società sollecita, evitando lo scadimento dal valore supremo del decoro, della dignità di toga e di ciascuno, della tolleranza verso tutti, della speranza delle nuove generazioni; delle "toghe bianche" .

 

 

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ultimo aggiornamento/pubblicazione il 17 marzo 2019